lunedì 25 novembre 2013

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO

Oggi 25 novembre è la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.
Le giornate internazionali, così come le settimane, gli anni, i decenni vengono designati a favore della sensibilizzazione umana riguardo argomenti di interesse internazionale (la lista completa qui) e incentivano la discussione, l'informazione, le manifestazioni e tutto ciò che possa essere utile al fine di muovere animi, coscienze, persone.

Non mancano le voci fuori dal coro che, al solito, sostengono che non bisogna armarsi e sostenere cause solo una volta l'anno, bensì tutti i giorni, perché le battaglie contro i mali dell'uomo non finiscono mai.

Il dibattito - se così si può chiamare - si protrae da sempre:  non è che possiamo ricordarcene sono una volta all'anno! dobbiamo pensarci sempre! e poi hanno davvero senso tutte queste giornate contro? funzionano?

Io rispondo che sì, ne hanno e pure tanto.
In primo luogo perché non è vero che combattendo per una causa oggi, ce ne dimentichiamo domani e il resto dei giorni dell'anno fino a nuovo ordine. Non possiamo dimenticarci degli stupri, dell'AIDS, dei danni del fumo, delle malattie rare, dell'omofobia, delle vittime delle torture o dell'amianto, e anche di tutte quelle cause sostenute che non sono per forza negative, come la proprietà intellettuale, i libri, l'alimentazione.
E poi è un discorso retorico: non è che se domani è il tuo anniversario di matrimonio, il resto dell'anno ti dimentichi di avere un marito.

Io, che non mi accontento, il senso di queste giornate lo sono andata a cercare nei loro nomi.
Tra quelle riportate dalla lista di Wikipedia, che suppongo siano tutte quelle ufficiali (ne ho contate 84), quelle istituite CONTRO qualcosa sono soltanto 3 (contro l'omofobia, contro l'AIDS e contro l'abuso ed il traffico illecito di stupefacenti - deduco a causa dell'impossibilità di trovare terminologie contrarie e ugualmente efficaci)
Tutte le altre sono fatte PER qualcosa: che sia lottare, difendere, ricordare, lodare, salvaguardare, amare o pregare. 
Sono fatte per puntare i piedi.
Sono aggregazioni di intenti senza confini e senza colori di pelle, sono eventi attivi, positivi e propositivi: il mondo si dà appuntamento per marciare unito, per combattere, costruire, innescare, con fini nobili, messaggi intramontabili, scopi supremi che annientano ogni diversità.

Il motivo per cui sono battaglie annuali me lo ricorda Alexander Dumas padre con il suo famosissimo, utilizzatissimo, consumatissimo: Uno per tutti, tutti per uno. 

Le lotte non si fermano mai. Semplicemente una volta l'anno ripassano dal Via!.

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