venerdì 1 febbraio 2013

POLITICA 2.0?

Eccone un'altra.
Dopo il finto telegiornale che ritraeva un'Italia nel baratro a cento giorni dalla vittoria di Berlusconi alle politiche del 24 e 25 febbraio prossimi, visibile sul sito YOUDEM.IT (qui il link) del Partito Democratico, ho appena scoperto il nuovo spot di SEL, Sinistra, Ecologia e Liberta di Nichi Vendola: Berlusconi a Porta a Porta definisce Fini e Casini le sue due più grandi delusioni ed i tre giudici di Masterchef lo cacciano.


Era di pochi giorni fa un servizio di un telegiornale, vero stavolta, che raccontava di come i politici e la politica si stiano rendendo sempre più social, partendo da Monti che sbarca su Twitter e apre l'Agenda Monti, a Grillo che ha organizzato persino le sue Parlamentarie online, giù fino a più o meno tutti i rappresentanti degli schieramenti politici attivissimi sul web. 

Quello che pare a me che mi ritengo non troppo preparata in argomento ma informata quanto basta per poter decidere a chi dare il mio voto, è che si stiano ripetendo gli stessi identici teatrini di sempre. Quando i miei mi chiedono per chi voterò, io rispondo sempre che sto aspettando di sentire o di leggere i programmi degli schieramenti. Non basta dire "IMU si", "IMU no". Non ci può bastare davvero sentire Berlusconi che gioca a nascondino e che prima si ritira e poi invece torna in campo, ma non da candidato premier, forse da ministro, ma non si sa, e nel frattempo fa una comparsata al giorno sui media a ripetere sempre le solite, quattro, cose. Non ci possono bastare due video idioti del Partito Democratico, perché questa non può essere davvero la campagna elettorale del Partito favorito per le prossime elezioni. 

Ciò che mi chiedo adesso che manca poco al 24 febbraio è se ci vanno davvero bene queste cose: siamo circondati da scontri mediatici, tweet contro tweet, blog contro agende, e l'unica risposta che mi viene è che è vero che i politici (o meglio, i loro staff) sono diventati social, tecnologici, all'avanguardia, ma si sono scordati di portare con sé, in questo mondo infiocchettato fatto di slogan a 140 caratteri, qualcosa che dovrebbe starci molto a cuore: la politica.




Io sono un po' stufa della demagogia, dell'oratoria spicciola. Ho diciannove anni e già mi parte l'embolo a sentir parlare i politici. Vorrei una classe dirigente seria e so che le prossime elezioni non si avvicineranno neanche lontanamente alla prospettiva di poter iniziare a risanare il nostro paese.

Però, quello che penso davvero, è che quelli lassù che tanto critichiamo, stanno lì a rappresentare noi, sono mille persone prese tra di noi, ed è inutile continuare a puntare loro il dito contro quando poi siamo noi italiani, in maggioranza (non in totalità) i primi nelle nostre case a vedere la politica come la poltrona, il posto sicuro, la sistemazione per la vita...riempiendo le orecchie dei giovani di luoghi comuni.

Io sarò un'illusa a tutti gli effetti ma ci credo che le cose cambieranno prima o poi, e mi batterò affinché questo possa succedere. Non sprecate il vostro voto. Andate a votare.





Nessun commento:

Posta un commento