La forma più acuta di Ligabuite l'ho contratta due anni fa.
Non sono una di quelle persone malate fino all'osso, non sono iscritta al Bar Mario, non ascolto solo Ligabue tutti i giorni e non disprezzo Vasco Rossi per partito preso.
La musica di Ligabue è una musica semplice e incisiva. E' quella in cui vado a rifugiarmi quando qualcosa in quest'architettura complessa della vita cede.
E' piena di verità, racconta di quando stiamo tanto bene e di quando stiamo malissimo. Di quando vaghiamo per il mondo senza certezze e di quanto siamo bambini pieni di sogni.
Le sue canzoni sono delle coperte calde, degli amici sinceri, dei regali inaspettati. La biografia del mondo.
Due anni fa a Natale ho chiesto ai miei nonni di regalarmi il triplo CD di Campovolo 2.011 e poi la domenica dopo l'Epifania eravamo tutti in macchina e ho fatto sentire a mia nonna Il giorno di dolore che uno ha.
Nonna, senti quanto è bella questa! - le dico.
Si..ma dice "merda"????!!! Che ascolti!! - risponde lei.
Un mese dopo Il giorno di dolore mi ha aiutato come niente altro e come nessun altro ad accettare la sua morte. Ne conservo un ricordo dolce, una battuta su quello che poi sarebbe stato il nostro destino.
La vita gioca brutti scherzi e non se ne ravvede, ma la musica ci salva, sempre.
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