giovedì 11 luglio 2013

La Ligabuite

La forma più acuta di Ligabuite l'ho contratta due anni fa.
Non sono una di quelle persone malate fino all'osso, non sono iscritta al Bar Mario, non ascolto solo Ligabue tutti i giorni e non disprezzo Vasco Rossi per partito preso.
La musica di Ligabue è una musica semplice e incisiva. E' quella in cui vado a rifugiarmi quando qualcosa in quest'architettura complessa della vita cede.
E' piena di verità, racconta di quando stiamo tanto bene e di quando stiamo malissimo. Di quando vaghiamo per il mondo senza certezze e di quanto siamo bambini pieni di sogni.
Le sue canzoni sono delle coperte calde, degli amici sinceri, dei regali inaspettati. La biografia del mondo.
Due anni fa a Natale ho chiesto ai miei nonni di regalarmi il triplo CD di Campovolo 2.011 e poi la domenica dopo l'Epifania eravamo tutti in macchina e ho fatto sentire a mia nonna Il giorno di dolore che uno ha.
Nonna, senti quanto è bella questa! - le dico.
Si..ma dice "merda"????!!! Che ascolti!! - risponde lei.
Un mese dopo Il giorno di dolore mi ha aiutato come niente altro e come nessun altro ad accettare la sua morte. Ne conservo un ricordo dolce, una battuta su quello che poi sarebbe stato il nostro destino.
La vita gioca brutti scherzi e non se ne ravvede, ma la musica ci salva, sempre.

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